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Fare marketing in Systema: intervista ad Anna Beretta

Intervista ad Anna Beretta

Fare marketing in Systema: intervista ad Anna Beretta

Cosa significa occuparsi di comunicazione e marketing in un’azienda come Systema? Ce lo racconta Anna Beretta in questa breve intervista.

Il Marketing è  strettamente connesso con la strategia aziendale: in un’azienda in evoluzione come Systema quanto è importante il ruolo della comunicazione e quali sono i media che preferisci utilizzare?

 

 

Sarò di parte, ma credo di non sbagliarmi nell’affermare che il marketing non è solo connesso alla strategia aziendale, ma è una componente fondamentale di essa: non si può pretendere successo dalle attività di marketing operativo senza dettare a monte una strategia in cui siano ben definiti target, modi, tempi e indicatori di performance in completa armonia con gli obiettivi aziendali. All’interno di questa strategia ritroviamo la necessità di costruire un piano comunicativo che sia in grado di supportare le finalità che l’azienda vuole raggiungere. Giusto per fare un esempio: nell’ultimo periodo Systema si è ritrovata a cambiare pelle, un po’ per evoluzione naturale, un po’ per la trasformazione del mercato, e perché no, anche su spinta delle necessità dei clienti. Il 2020 coincide casualmente anche con il nostro 25esimo anno di attività: quale migliore occasione per coinvolgere i clienti nel nostro cambiamento? In questo caso la comunicazione – che è senza dubbio una componente molto importante della strategia –  gioca un ruolo di prim’ordine. E’ necessario trovare il giusto mix comunicativo, settare correttamente i tempi in cui si comunica, che cosa comunicare anche a seconda dell’interlocutore che abbiamo di fronte, selezionare i mezzi di comunicazione. Il tutto mantenendo una coerenza con la brand identity e un legame con il nostro vissuto aziendale. Insomma una bella sfida!

Se ho preferenze su un media specifico? No, perché quello che conta è sapere scegliere correttamente il giusto contenuto per il giusto interlocutore e trasmetterlo con il giusto mezzo. Quindi ciò che preferisco è il mix vincente tra queste componenti fondamentali. E’ innegabile, però, che negli ultimi anni abbiamo visto uno sviluppo crescente dell’utilizzo di piattaforme Social, ormai diventate parte essenziale dei piani di comunicazione. Sono strumenti potenti con cui è possibile raggiungere un’ampia audience, sempre se utilizzati secondo una strategia corretta. Ci troviamo di fronte a delle efficaci casse di risonanza, che però vanno utilizzate con criteri assolutamente in linea con la strategia aziendale.”

 

 

Il brand, i contenuti, la mission ed i valori aziendali, i prodotti, i servizi: comunicare temi con pesi tanto diversi richiedere di modulare i messaggi in vario modo. Quali sono i principali prerequisiti che una persona dedicata a questa funzione deve avere?

 

Al di là di alcuni concetti trasversali  – come il brand, la mission e i valori aziendali –  è fondamentale, come dicevo prima, tarare la comunicazione sulla base del target a cui ci vogliamo rivolgere. Se vorrò lanciare una nuova tipologia di servizio per un settore specifico il mio approccio, i messaggi, le immagini con cui mi rivolgerò all’audience saranno sicuramente differenti rispetto ad un promozione relativa a dei prodotti software o hardware. Non solo: sarà anche diverso il modo in cui mi interfaccerò ai diversi tipi di interlocutori potenzialmente interessati alle mie offerte  E’ necessario avere quindi la capacità di identificare le cosiddette “buyer persona” e costruire una comunicazione efficace sulla base dei loro “mal di pancia”, toccando quei temi che possono essere sensibili per loro. Anche i media utilizzati saranno diversi. E’ necessario studiare il mercato che si vuole approcciare, le sue dinamiche, gli scenari, gli attori che vi operano: insomma, costruire una mappa abbastanza dettagliata sulla base della quale lavorare nell’ideazione di una strategia.  

Ogni realtà aziendale interpreta il concetto di marketing a seconda di come è strutturata. Per quanto riguarda Systema il marketing è a 360 gradi e costituito da molteplici aspetti, come dei pezzi di puzzle che si deve aver la capacità di incastrare per ottenere il risultato sperato: la comunicazione è una di essi, così come il rapportarsi col comparto vendite per individuare target o fette di mercato appetibili, o ad esempio individuare i clienti soddisfatti con cui portare attività di co-marketing vantaggiose per entrambe.”

 

 

Cosa ti affascina di più del tuo lavoro, cosa vorresti cambiare e cosa vorresti invece non cambiasse mai.

 

“Il marketing strategico è in assoluto l’aspetto per me più stimolante: studiare il miglior mix di attività marketing per soddisfare gli obiettivi aziendali è davvero affascinante ed è quello in cui penso di riuscire a dare il meglio di me. Avere spesso la possibilità di collaborare con i colleghi– dal reparto vendite a quello tecnico –per un obiettivo comune credo sia un altro degli aspetti di maggior stimolo, perché ci si sente parte integrante di un vero e proprio team allargato. Cosa cambierei? Niente sembra una risposta scontata, ma in fondo penso che ogni tipologia di lavoro abbia dei lati in cui ci non ci si senta completamente a proprio agio: fa parte del gioco. In generale sono un po’ meno votata all’aspetto operativo, ma mi rendo conto che la strategia debba naturalmente declinarsi in attività concrete (e a volte è molto soddisfacente vedere realizzato quanto pensato in fase di ideazione). Quello che non vorrei cambiasse mai: di sicuro avere la possibilità di entrare a fondo nelle logiche aziendali, conditio sine qua non per declinare una strategia di marketing rispondente agli obiettivi prefissati.”