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Industria 4.0: il Piano Nazionale definitivo

Piano Nazionale Industria 4.0

Industria 4.0: il Piano Nazionale definitivo

Avevamo parlato qualche tempo fa del Piano Nazionale Industria 4.0, che prevede una serie di incentivi su diversi livelli destinati alle aziende che decidono di innovarsi tecnologicamente aumentando il loro potenziale competitivo.

 

Come affermato dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda “Industria 4.0 investe tutti gli aspetti del ciclo di vita delle imprese che vogliono acquisire competitività, offrendo un supporto negli investimenti, nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella valorizzazione della produttività dei lavoratori, nella formazione di competenze adeguate e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi“. 

 

Cerchiamo di proporre in questo articolo una sintesi dei punti principali inseriti all’interno del Piano, così da dare una visione delle possibilità che le imprese hanno per beneficiare degli incentivi.

 

 

1. IPER E SUPERAMMORTAMENTO

 

L’iperammortamento (250%) si applica su beni materiali nuovi, tecnologie e dispositivi acquistati o in leasing, atti a supportare la trasformazione in ottica Industry 4.0. Il superammortamento (140%), invece, interessa gli investimenti in beni strumentali nuovi (acquistati o in leasing) e per gli strumenti immateriali come il software e i sistemi IT.

Ne possono beneficiare tutte le aziende titolari di reddito di impresa, indipendentemente dalla forma giuridica , dalle dimensioni e dal settore in cui operano.

Rientrano nell’ iperammortamento anche quei beni Industry 4.0 ordinati nel 2016, ma consegnati e operativi a partire dal 1 gennaio 2017, data in cui il Piano è entrato effettivamente in vigore.

 

Per maggiori informazioni sulle categorie di beni materiali e immateriali soggetti ad iperammortamento e superammortamento consigliamo di visitare il link http://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/ecco-tutte-le-le-tecnologie-industry-40-nella-legge-di-stabilita_2682.htm

 

Per informazioni generali, visitare la pagina del sito ministeriale http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/iper-e-super-ammortamento

 

E PER I SOFTWARE?

 

Nel caso specifico dei software (bene immateriale), se l’acquisto viene effettuato nel 2017, ma lo strumento viene utilizzato per il funzionamento di impianti (beni materiali) acquistati in precedenza, il bonus del 150% non può essere applicato. E’ necessario, per usufruire della maggiorazione sui beni immateriali, che esista almeno un bene materiale acquistato nel 2017: l’applicabilità sul software è garantita anche se quest’ultimo non viene utilizzato per il funzionamento del bene materiale su cui è attiva l’agevolazione.

Per i software embedded (software compresi nel macchinario e necessario al suo funzionamento), invece, la maggiorazione del 150% è applicata, senza distinguere tra bene materiale e immateriale

 

 

2. NUOVA SABATINI

 

La nuova Sabatini prevede un contributo parziale a copertura degli interessi bancari per prestiti destinati all’acquisto di beni materiali e immateriali previsti dalle tabelle del Piano Nazionale Industry 4.0.  I finanziamenti bancari devono avere un importo compreso tra i € 20.000 e € 2.000.000 concessi da istituti convenzionati con il MISE. Il contributo in conto ad interessi va dal 2,75% al 3,57% sul totale del prestito richiesto.

 

Per approfondimenti e maggiori informazioni, visitare la pagina del Ministerhttp://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova-sabatini

 

 

 

3. CREDITO DI IMPOSTA R&S (RICERCA E SVILUPPO)

 

Il Piano prevede un credito di imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014.

 

Il credito è applicato sugli investimenti in ricerca e sviluppo ( ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ossia assunzione
di personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, startup e PMI innovative, quote
di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali) sostenute nel periodo 2017-2020.

 

Per maggiori informazioni: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/credito-d-imposta-r-s

 

4. PATENT BOX

 

Il Patent Box prevede una riduzione delle aliquote IRES e IRAP (dal 2017 in poi) su redditi da beni immateriali (brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know how e software protetto da copyright) fino al 50%.

L’obiettivo è quello di incentivare nuovamente investimenti in R&S, oltre alla ricollocazione in Italia di beni immateriali detenuti all’estero e il mantenimento di quelle già detenute sul territorio Nazionale.

 

Per approfondimenti: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/patent-box

 

5. STARTUP E PMI INNOVATIVE (SMART&START)

 

Il Piano, per supportare le imprese in tutte le fasi di vita e favorire il fiorire dell’ impreditoria innovativa, prevede anche  degli incentivi agli investimenti in capitale di rischio che consistono in una detrazione IRPEF (per investimenti fino a 1 mln di euro) o deduzione dell’imponibile IRES (fino a 1,8 mln) pari al 30%.

L’incentivo è rivolto a startup innovative non quotate di nuova o recente costituzione con valore di produzione annua inferiore ai 5 mln di euro, che rispondano a determinate caratteristiche.

Per approfondire l’argomento: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/smart-start

 

6. FONDO DI GARANZIA

Concessione di una garanzia pubblica, fino ad un massimo dell’80% sul totale del finanziamento, e un massimo di 2,5 mln di euro di plafond utilizzabile per una o più operazioni. 

Si rivolge a microimprese, startup, PMI e professionisti appartenenti agli Ordini Professionali iscritti negli appositi elenchi del Ministero.

 

7. ACE (AIUTO ALLA CRESCITA ECONOMICA)

 

Si tratta di una deduzione dal reddito complessivo d’impresa di un importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio
(conferimenti in denaro e utili accantonati a riserva), computato sugli incrementi di capitale rispetto a quello esistente alla chiusura dell’esercizio in corso alla data del 31 dicembre 2010, creando così neutralità fiscale fra ricorso al capitale di rischio o al finanziamento tramite debito.
Il rendimento nozionale del nuovo capitale proprio è fissato al 2,3% nel 2017 e al 2,7% dal 2018 in poi.

 

 

8. IRES, IRI E C ONTABILITÀ PER CASSA

 

Riduzione della pressione fiscale al 24% per le imprese che decidono di innovare e lasciare il capitale in azienda. I tagli vengono effettuati sull’ IRES e sull’ IRI. 

 

9. SALARIO DI PRODUTTIVITA’

 

Riduzione della tassazione sui premi salariali sulla produttività  al 10%

 

Per maggiori informazioni ti consigliamo di scaricare il documento riassuntivo del Ministero, CLICCANDO QUI