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La standardizzazione del dato e dei processi per aumentare la produttività nel manifatturiero: intervista a Fabio Soriani

Intervista a Fabio Soriani

La standardizzazione del dato e dei processi per aumentare la produttività nel manifatturiero: intervista a Fabio Soriani

Il punto di vista tecnico su efficienza e produttività nel settore manifatturiero: in questa intervista Fabio SorianiCAD/PLM Senior Consultant con una lunghissima esperienza ci parla dell’approccio consulenziale Systema, di Industria 4.0 e dell’impatto che la tecnologia, se correttamente supportata da un partner con cui condividere gli obiettivi, rappresenti un reale differenziatore di competitività nel mercato. 

 

L’INTERVISTA

 

La moderna azienda manifatturiera è in continua pressione sul recupero di efficienza in termini di costi e tempi. Quanto è importante l’approccio consulenziale-tecnico di un partner come Systema che sappia consigliare le migliori strategie di integrazione? E quali sono le soluzioni – tecnologie + servizi – che possono aiutare l’ufficio tecnico (e l’azienda) a raggiungere efficienza?

 

“E’ importante evidenziare per prima cosa che un processo si può definire consulenziale quando le azioni tecniche del partner si allineano e adattano all’esperienza del cliente. Questa tipologia di approccio prevede sia una forte componente tecnica, sia competenze nella gestione dei diversi processi in grado di soddisfare le esigenze del cliente. Grazie alle competenze e alla professionalità della parte tecnica, Systema è in grado di portare valore aggiunto in azienda, di guidare i clienti nelle scelte più strategiche e di supportare fattivamente i diversi team operanti in azienda. Questo tipo di approccio, ci ha portato alla costruzione di una reciproca fiducia, salda e che si è andata consolidando nel tempo.

Sia che il cliente voglia una semplice opinione o sia proiettato su una visione a lungo termine rivolta alla digitalizzazione delle procedure aziendali, siamo in grado di fornire supporto grazie ad un team di persone tecnicamente qualificate, ma soprattutto disponibili a cercare soluzioni concrete, pianificare tempi, modi e strategie ed a fornire supporto continuativo nel tempo, in modo che le soluzioni scelte continuino a crescere nel tempo.

Io seguo principalmente le aziende del settore manifatturiero e se dovessi individuare i nostri servizi che vanno ad agire sull’efficienza aziendale/dell’ufficio tecnico in questo comparto sicuramente citerei:

  • Analisi metodologiche rivolte all’ implementazione di sistemi CAD nei settori di progettazione.
  • Analisi dell’implicazione di problematiche CAM, al fine di migliorare il rendimento globale del processo progettazione-produzione;
  • Gestione dei dati tecnici ricavabili dai modelli, definizione automatica della Distinta Base mediante codifica customizzata;
  • Interfacciamento di sistemi CAD differenti, nel contesto dei rapporti con terze parti, migrazione dati e disegni tra sistemi non omogenei;
  • Sviluppo ed organizzazione di sistemi PDM e PLM.

 

 

In base alla tua esperienza puoi dire di aver riscontrato un miglioramento tangibile sui clienti che supportiamo con continuità dopo il passaggio a soluzioni di gestione del dato?

 

“Con l’introduzione della Digital Twin – intesa come l’esatta rappresentazione digitale di un prodotto reale in grado di fornire una esatta fotografia sia dello stato attuale sia della sua storia –  attraverso informazioni rilevanti legate ai file di progettazione (CAD), è stato possibile per i nostri clienti  concentrare i dati in un unico repository in grado di tenere traccia delle revisioni ed automatizzare i flussi di lavoro, ridurre il tempo dedicato alla ricerca dei dati ed eliminare le attività duplicate. Se da una parte la simbiosi efficace tra soluzioni CAD e PDM ha apportato numerosi vantaggi, in termini di qualità progettuale e rispetto del time to market, la distribuzione di questi dati ad altri reparti hanno fanno progredire la gestione dei dati in modo tale da permettere ai nostri clienti un incremento relativo all’efficacia ed all’efficienza organizzativa, inoltre ha permesso loro di promuovere la collaborazione e la possibilità di spingersi maggiormente verso l’innovazione dei prodotti, portando l’azienda a disporre di maggiore competitività”

 

 

 

Secondo te Industry 4.0 ha stimolato l’integrazione dei processi e dei dati nella PMI italiana?

 

“Il termine Industria 4.0 fa riferimento ad un processo che si prefigge principalmente di digitalizzare il settore manifatturiero, questo diventa la base di una gestione integrata delle informazioni, unitamente all’uso della tecnologia digitale. Uno dei motivi per cui Industria 4.0 ha stimolato l’integrazione dei processi nelle PMI risiede nella possibilità di poter selezionare modelli di implementazione molto flessibili. Digitalizzare l’azienda, quindi, non significa solo acquisire nuove tecnologie ma diventa l’occasione per attivare un processo di cambiamento rivolto alla flessibilità, velocità, produttività e qualità, acquisendo così, una maggiore competitività dei propri prodotti.

Possiamo dire che Industria 4.0 non vuole solo introdurre nuove e più avanzate apparecchiature tecnologiche nelle imprese, ma anche combinare diverse tecnologie già presenti in azienda per integrarle in un sistema connesso: questo comporta una serie di mutamenti tecnologici e relative riorganizzazioni dei processi ed il loro snellimento, la riduzione degli sprechi e delle attività prive di valore aggiunto. Modularità e configurabilità continua devono essere i pilastri alla base della produzione di un’impresa 4.0. Essa deve saper variare i propri piani e processi produttivi per adattarsi alle variazioni della domanda di mercato e delle preferenze in continua evoluzione. Lungo tutta la supply chain l’imperativo sarà l’efficienza nell’utilizzo delle risorse a beneficio della catena del valore in termini di ritorni.