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Lavorare in BIM: le opinioni degli esperti di un Paese “BIM Mature”

Lavorare in BIM: le opinioni degli esperti di un Paese “BIM Mature”

Era dai tempi della rivoluzione industriale che il settore della costruzione e della produzione  non affrontava un cambiamento simile  a quello annunciato dal BIM (Building Information Modelling): ma come è possibile che una piccola sigla – BIM appunto – eserciti così tanto potere ?

La rivista “Architecture New Zealand” ha chiesto ad alcuni esperti BIM di diversi settori di raccontare il loro punto di vista a tal proposito.

La Nuova Zelanda, insieme all’Australia, UK e ad altre nazioni, è considerata uno dei Paesi “BIM Mature“, ossia dove l’adozione e l’utilizzo effettivo dei processi e tecnologie BIM sono più diffusi e da più tempo.

Consideriamo le testimonianze che seguono un ottimo spunto di riflessione per noi e un punto di vista sull’argomento, per così dire, maturo.

 

ALLORA, COS’ E’ IL BIM?

Secondo Phil Bernstein – Autodesk Strategy and Relations Vice President – l’idea più sbagliata circa il BIM è che tutto ciò che è rappresentato in 3D sia effettivamente BIM: il 3D non è uguale al BIM. Il termine Building Information Modelling, coniato dalla stessa Autodesk, ha un significato ben preciso. Nel 2002/2003 quando la società californiana decise di cambiare la strategia spostandosi da AutoCAD al BIM, nel settore dell’architettura, ingegneria e costruzioni esistevano già diversi prodotti utilizzabili per creare modelli 3D, ma queste rappresentazioni tridimensionali erano solo di natura grafica.

Con Revit – spiega Bernestein – stavamo cercando una soluzione che non si limitasse alla semplice rappresentazione 3D, ma che permettesse di trasferire tutta una serie di informazioni relative al modello.

Bernstein continua proponendo un parallelismo tra il il BIM e gli effetti speciali utilizzati nell’industria cinematografica: così come nel cinema gli effetti speciali permettono di avere una rappresentazione iperrealistica nel virtuale, così nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture le  rappresentazioni tridimensionali generate con software BIM ci danno una visione reale del progetto che oltretutto può essere interrogato perchè contiene informazioni importanti.

Temi come l’accuratezza e la completezza delle informazioni e la necessità di comunicare i progetti  in maniera veloce, chiara e realistica stanno diventando di primaria importanza, e le tecnologie basate sul BIM sono in grado di supportare queste necessità.

Senza dubbio è possibile scegliere di non utilizzare tecnologie BIM: in questo caso, – dato che a tendere la richiesta del mercato sarà sempre di più quella di presentare progetti con determinate caratteristiche soddisfacibile unicamente con l’utilizzo di strumenti BIM – si sceglie di rimanere indietro, relegando la propria attività a pochi progetti e poco remunerativi.

 

PERCHE’ UTILIZZARLO?

Jason Howden – Technical BIM Manager presso lo studio Warren and Mahoney (NDR – studio di progettazione australiano/neozelandeshttp://www.warrenandmahoney.com/en/)  si occupa di educare i clienti sui benefici legati all’introduzione del processo BIM. A lui è stato chiesto un parere proprio su questo aspetto.

Secondo Howden sempre più professionisti si stanno rendendo conto di quali possano essere i benefici del BIM e stanno cercando di capire come cambiare internamente per adottare questo processo: quello che è certo è che il BIM non è un prodotto acquistabile in un negozio come molti pensano.

Molte persone pensano infatti che il BIM si limiti ad essere una tecnologia e che una volta acquistata la scatola siano in grado di “fare il BIM”. Questo è quanto di più lontano dalla realtà. Come diciamo spesso noi ai nostri clienti o a chi ci chiede informazioni sul tema, secondo Howden “Il BIM è una serie di processi e di tecnologie integrate” e un aspetto non può prescindere dall’altro.

 

Non potremmo essere quanto più d’accordo con quello che aggiunge, ossia che “Per implementare il BIM all’interno di qualsiasi organizzazione esistente è necessario passare attraverso una serie di passaggi obbligati – uno dei quali è la consapevolezza di ciò che è e , soprattutto, ciò che non è . Poi ci sono i passaggi educativi , una volta che hai la consapevolezza, su ciò che è necessario fare per raggiungere gli obiettivi e soddisfare le aspettative legate alla sua adozione. E poi , dopo tutto questo, c’è l’aspetto tecnico. E’ necessario, quindi,  un po di tempo per convincere la gente a provare qualcosa di nuovo e di diverso rispetto ai processi esistenti utilizzati per 20 , 30, 40 , anche 50 anni, in alcuni casi“.

 

Ci si deve rendere conto – prosegue Howden – che si possono adottare i processi BIM e ottenere gli stessi output di prima, ma in maniera più efficiente; oppure ricavare nuovi output; ottenere livelli di qualità più alti in termini di edificio costruito e cosa molto importante il lavoro che si fa andrà a beneficio di chi dovrà poi gestire le successive fasi di vita del building“.

 

Tradizionalmente, con ogni nuova innovazione o tecnologia c’è sempre ricaduta; ci sono sempre dei danni collaterali. Basti pensare all’automobile, alla macchina fotografica digitale, ai droni … Il BIM non è diverso da queste tecnologie” conclude Howden

 

BIM EARLY ADOPTER

Dennis Burns, fondatore e direttore di Archaus (http://www.archaus.co.nz/), racconta i motivi che hanno spinto la sua società ad essere uno dei primissimi studi ad adottare il processo BIM e a lavorare ad uno dei primi progetti totalmente in BIM della Nuova Zelanda.

 

Siamo entrati per la prima volta in contatto con il BIM – o meglio con Revit –  15 anni fa, quando uno dei nostri studenti venne da noi e ci disse: “State ancora tirando linee 2D utilizzando il CAD. Esiste un nuovo software chiamato Revit e credo che dobbiate innalzare le competenze aziendali cominciando a modellare piuttosto che disegnare semplici linee.

Così hanno iniziato ad utilizzare Revit come puro modellatore di parti; risale al 2003/2004 la vera e propria adozione a sostituzione del 2D.

Dopo aver realizzato le potenzialità del software – e averle combinate con il mio background di project manager nel mondo delle costruzioni – ci siamo resi conto che queste andavano al di là di Revit inteso come mero strumento. Era solo una parte della storia. – racconta Burns – Infatti c’era un processo alla base, e questo riguardava principalmente le informazioni, che a partire dalla progettazione, venivano trasmesse in tutte le fasi di vita degli edifici a tutti gli attori che ne entravano a far parte.”

Burns e colleghi, indagando sulle inefficienze legate al loro business, si rendono conto che l‘80% di queste derivavano dalla documentazione povera di informazioni e in ritardo proveniente dai consulenti esterni. Da qui il cambiamento di mentalità e di metodo di lavoro.

 

Nel 2009 allo studio è stato commissionato da una società di servizi meccanici, per un progetto del governo, di inserire tutti i servizi all’interno di un modello BIM e di coordinare il tutto. Da lì la crescita e l’affermazione come uno dei primi studi “fornitori di BIM” della Nuova Zelanda.

 

Secondo Burns in Nuova Zelanda “il numero di progetti BIM – anche se non totalmente in BIM – sta crescendo da tre anni a questa parte. Ci stiamo occupando ora di uno dei primi progetti totalmente in BIM, a partire dal concept, per un albergo+parcheggio nei pressi dell’aeroporto di Wellington. Valore: circa 70 milioni di dollari. Giunti alla fine della progettazione di dettaglio, siamo arrivati ad avere circa il 99,95% del progetto libero da interferenze. Una cosa mai successa, fino ad ora, in Nuova Zelanda. Al momento il costruttore è pronto ad iniziare i lavori e non dobbiamo discutere dove andrà ogni singolo pezzo di tubatura: è lì che le maggiori efficienze e risparmi del settore si sentiranno”.

 

Progetto Archaus a Wellington

Il progetto dell’albergo+parcheggio gestito da Archaus a Wellington. Il valore si aggira intorno ai 70 mln di dollari.

CHI CAMBIA IL GIOCO

Jeremy Shearer, presidente del New Zealand Institute of Quantity Surveyors (NZIQS) è convinto che il BIM sia il next step logico che permetterà agli attori del settore di lavorare insieme in maniera efficiente.

Nel 2014 , il governo neozelandese ha istituito il Comitato di accelerazione BIM (BIM Acceleration Committee) , composto da persone provenienti da tutto il settore delle costruzioni e dal governo stesso.  In giugno 2015, il comitato ha commissionato il rapporto ‘ Government as Client”: Using Building Information Modelling on NZ construction projects” – in cui si afferma che la commissione ha l’obiettivo ” di catturare molti benefici [ del BIM ] , contribuendo a fornire edifici ed infrastrutture convenienti e di qualità per i neozelandesi,  in un momento di forte domanda nel mercato delle costruzioni ” .

 

E’ auspicabile che la maggior parte delle società di progettazione siano in grado di offrire la propria consulenza in BIM entro i prossimi 5 anni e sarà solo una questione di tempo prima che le imprese di grandi dimensioni saltino a bordo offrendolo come standard per i clienti” racconta Shearer e prosegue aggiungendo che “le società che non stanno adottando un modello di business snello e innovativo, saranno battute da una concorrenza più veloce, con maggior valore aggiunto e una migliore accuratezza. Il BIM può rappresentare un beneficio per tutti“. 

 

Secondo l’organizzazione di ricerca indipendente BRANZ e la recente pubblicazione “Productivity Benefits of BIM”http://www.mbie.govt.nz/about/whats-happening/news/document-image-library/nz-bim-productivity-benefits.pdf) , il Regno Unito prevede una riduzione dal 20 al 30 % del costo del ciclo di vita delle sue attività del settore pubblico utilizzando il BIM su tutti i progetti infrastrutturali costruiti dopo il 2016. E prosegue affermando che il 75% degli utenti BIM ha dichiarato una migliore comunicazione tra le parti coinvolte, mentre il 57% di designer ha riferito che il BIM ha ridotto gli errori durante la fase di progettazione.

 

LIBRERIE E OGGETTI BIM

Kerry Thompson è il direttore del KTA , che ha sviluppato e gestisce la Winstone Wallboards BIM Objects Library per quanto riguarda l’iniziativa a sostegno del crescente uso del BIM all’interno del settore delle costruzioni.

Ecco quanto dichiara sull’importanza che gli oggetti BIM ricoprono.

Tutti coloro che lavorano nel settore delle costruzioni sanno quanto complessi siano gli edifici moderni. Consideriamo anche solo i requisiti di prestazioni più elevate e la responsabilità in materia di salute e sicurezza. Il BIM offre un modo per raccogliere informazioni che aiutano a gestire questa complessità sempre crescente; ma ciò implica anche delle sfide.

Come un vero e proprio edificio, che è composto di tanti elementi – pareti, pavimenti, intradossi etc.. – un edificio modellato digitalmente sarà composto da centinaia, se non migliaia, di oggetti BIM. Questi oggetti descrivono un componente dell’edificio – un muro tagliafuoco, per esempio. A differenza di un semplice rendering digitale di un oggetto che descrive solo visivamente la parete, un oggetto BIM – ad esempio per un sistema antincendio GIB – collegherà i dati essenziali di quel muro tagliafuoco al modello – informazioni come la resistenza al fuoco, il rating STC o il codice del sistema che semplicemente  non sono inclusi nella semplice rappresentazione grafica.

Perchè le imprese traggano beneficio dal BIM, i modelli prodotti devono essere solidi e accurati. Più accurati sono gli oggetti, più sarà accurato il modello BIM che li contiene.

Per quanto riguarda gli oggetti BIM creati dai produttori, progettisti e imprese hanno bisogno di essere certi che i dati collegati siano corretti e pertinenti.

I vantaggi includono informazioni dettagliate che permettono ad un professionista, per esempio, di stabilire il numero di viti necessarie in un’edificio, o per testare diversi scenari o requisiti di prestazione come per il calcolo del consumo energetico. L’utilizzo delle librerie, inoltre, consente una migliore collaborazione e comunicazione tra progettisti, ingegneri e imprenditori.

Mantenendo insieme tutti i dati del progetto in un unico luogo, il BIM evita la perdita di dati ed è particolarmente utile per la manutenzione e le modifiche future. In ultima analisi, il BIM è il futuro della costruzione e porterà notevoli miglioramenti in termini di efficienza e riduzione dei costi, così come il miglioramento della salute e della sicurezza e la condivisione delle informazioni.

Articolo completo e orginale (lingua inglese):

http://architecturenow.co.nz/articles/working-with-bim/