fbpx

Novità nel nuovo codice degli appalti: il BIM tra i requisiti per le opere pubbliche

Novità nel nuovo codice degli appalti: il BIM tra i requisiti per le opere pubbliche

Alcuni importanti novità stanno per essere apportate all’interno del nuovo Codice Appalti.

Leggendo un articolo di Edilportale del 20 gennaio, riusciamo ad avere alcune anticipazioni di quanto contiene la bozza del decreto.

Di seguito i più importanti cambiamenti cui dovranno conformarsi i progetti delle opere pubbliche:

  • PROGETTAZIONE ARTICOLATA IN TRE LIVELLI piano di fattibilità tecnica ed economica, progettazione definitiva e progettazione esecutivaE RISPONDENTE A DETERMINATI OBIETTIVI, fra cui la QUALITA’ ARCHITETTONICATECNICO-FUNZIONALE DELL’OPERA, il LIMITATO CONSUMO DI SUOLO e l’ EFFICIENTAMENTO ENERGETICO.

 

  • UTILIZZO DI PROCEDURE E STRUMENTI BIM (Building Information Modeling) per la progettazione e modellazione del progetto: grazie all’adozione di software BIM è possibile non solo risparmiare tempo durante la progettazione, ma ricavare dati importanti, ad esempio sull’efficienza energetica e prevedere i costi del materiale risparmiando denaro in fase di costruzione. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, il BIM non è semplicemente un software 3D utilizzato esclusivamente nella fase di concept o progettuale, ma un processo che se ben governato permette di ottenere benefici per tutto il ciclo di vita dell’opera, fino alla fase di manutenzione ed eventuale demolizione. La corretta gestione dei dati di progetto permette di sfruttare le informazioni in ogni fase – dalla progettazione al facility management – e di sfruttarle per una maggiore efficienza sia dell’opera intesa come building, sia del progetto stesso. Inoltre l’acquisto di beni e strumenti tecnologici – tra cui appunto i software BIM – è compreso nel Nuovo Codice, tra le voci di spese previste per l’Amministrazione pubblica.

 

  • MAGGIORE FACILITA’ NEL DIMOSTRARE I REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE ALLE GARE: il fatturato delle imprese partecipanti non potrà superare il doppio del valore dell’appalto e per provare le capacità tecniche si renderà necessario elencare i servizi prestati negli ultimi 3 anni, collaboratori, attrezzature e altri dati rilevanti.

 

  • IL CRITERIO DEL PREZZO PIU’ BASSO NON SARA’ APPLICATO SULLE OPERE DI NUOVA REALIZZAZIONE e AI SERVIZI DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA, mentre potrà essere applicato ai lavori di manutenzione dell’esistente. Apparentemente verranno premiati quei professionisti o quelle società che presenteranno progetti di alta qualità, anche tecnologica. Anche in questo caso il BIM entra prepotentemente nel processo, garantendo un vantaggio competitivo e alte prestazioni.

 

  • DAL 18 APRILE 2017 LE CENTRALI UNICHE DI COMMITTENZA DOVRANNO SCAMBIARE INFORMAZIONI SOLO CON SISTEMI ELETTRONICI, DAL 18 OTTOBRE 2018 SARANNO OBBLIGATE ANCHE LE STAZIONI APPALTANTI. Via libera alla pubblicazione dei bandi online, alle aste e ai cataloghi elettronici. Procedure più snelle anche nella gestione operativa degli appalti.

Anna

Per saperne di più:

Articolo originale Edilportale: http://www.edilportale.com/news/2016/01/normativa/nuovo-codice-degli-appalti-pronta-la-bozza-del-decreto_49809_15.html