fbpx

Le obiezioni al BIM delle imprese di costruzione

Obiezioni al BIM delle imprese di costruzione

Le obiezioni al BIM delle imprese di costruzione

L’operatività legata al cantiere e risolvere problemi pratici legati ad esso non rendono le imprese di costruzioni gli interlocutori più semplici da approcciare per la transizione al digitale. Queste aziende hanno infatti una storicità forte rispetto al loro business e alle richieste dei loro clienti. Seppur in un ecosistema estremamente complesso – tra burocrazia, tempi di consegna, approvvigionamento, gestione della sicurezza e dei lavori – i professionisti della costruzione hanno un loro schema di lavoro abbastanza consolidato. Questo non significa, però, che anche loro non possano ottenere benefici notevoli dall’innovazione del digitale nella filiera.

 

 

SCHEDA RIASSUNTIVA SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI

 

Chi sono: si tratta delle società che si occupano della messa in opera del progetto. Il centro della loro attività è il cantiere: attorno ad esso gravitano una serie di figure professionali con diverse funzioni – direttore di cantiere, responsabile dei lavori, responsabile della sicurezza, maestranze e collaudatore – anche se il lavoro dell’impresa di costruzioni parte già dagli uffici con la risposta alle gare di appalto e l’attività relativa al project management, all’approvvigionamento etc..

Attività e mansioni principali all’interno della filiera: le diverse figure si occupano a vario titolo di seguire il progetto, verificare l’avanzamento dei lavori, tenere sotto controllo costi/tempi e approvvigionamento, verificare le conformità di cantiere e dei lavori con il progetto esecutivo e le richieste della committenza, il coordinamento delle maestranze.

Principali obiettivi ed esigenze: rispetto dei tempi di consegna, produzione di documentazione di cantiere dettagliata, diminuzione dello spreco di materiale e riduzione delle non conformità di cantiere, gestione della logistica e movimentazione di cantiere.

 

 

LE OBIEZIONI

Due sono le principali obiezioni che i professionisti delle imprese di costruzioni ci pongono posti davanti alla proposta di evolvere verso il digitale.

 

  1. A noi il BIM non serve: solitamente apriamo le planimetrie 2D con cui siamo abituati a lavorare in cantiere e ci basta questo. E comunque non abbiamo personale sufficiente/capace di leggere i modelli digitali.

 

Come detto la storicità di una modalità di lavoro consolidata nel settore dei costruttori è un dato di fatto, ma non deve rappresentare un blocco per l’evoluzione verso il digitale. Mai sentito parlare di Cantiere 4.0 o Cantiere Digitale?

Il modello digitale/BIM rappresenta una risorsa anche per chi costruisce: può esistere una sincronia pressoché simultanea tra il modello dell’engineering e quello del cantiere. La sua potenzialità sta proprio nel fatto di essere visualizzabile ed interrogabile direttamente in cantiere: i dati riferiti all’Opera e provenienti da diverse fonti e attori concorrenti al progetto possono essere raccolti all’interno del gemello digitale ed essere analizzati, gestiti e consultati per prendere delle decisioni in loco, evitando errori e spreco di materiale – ovviamente con la possibilità di integrare le classiche tavole 2D con cui si è abituati a lavorare all’interno del Digital Twin -.  Nel Cantiere 4.0 è possibile, ad esempio, anche gestire in modalità digitale l’inserimento di commenti, annotazioni relativi alle verifiche effettuate nel cantiere fisico.

Altro plus: questa riorganizzazione dei dati ha come conseguenza la responsabilizzazione dei ruoli degli attori interessati nel processo costruttivo. In ultimo un aspetto forse lasciato troppo spesso in secondo piano, quello del vantaggio competitivo.

Vantaggio competitivo legato anche alle gare pubbliche BIM, ormai normato da anni ed in continua evoluzione. Inoltre la lettura e produzione della documentazione legata alle gare BIM  – Capitolato Informativo, Offerta di Gestione Informativa e Piano di Gestione Informativa – richiede sicuramente conoscenza della materia.

Insomma il consiglio è quello di guardare avanti e cogliere tutte le opportunità che la tecnologia e il digitale possono darci.

 

2. Il BIM prevede un investimento troppo alto rispetto ai benefici che può portare a noi imprese di costruzione. Non conviene!

E’ importante entrare nell’ottica di ritorni e benefici che la digitalizzazione può portare: a quel punto ci si sposta da costo ad investimento con dei ritorni tangibili. Lo abbiamo già detto prima: la transizione al BIM e al digitale porta con se una serie di benefici per tutti gli attori della filiera, quindi anche alle imprese di costruzione. Systema propone una serie di tecnologie e sviluppi che danno la possibilità di gestire alcuni ambiti importanti per i costruttori:

 

  • Verifica interferenze e aperture ticket – attraverso la visualizzazione del Digital Twin, l’interrogazione di oggetti ed elementi all’interno delle viste e l’apertura e l’assegnazione di ticket di non conformità direttamente dal Cantiere, con la possibilità di allegare immagini (o fotografie) del sito di costruzione.
  • Health&Safety – il Digital Twin permette di inserire commenti direttamente nel modello sfruttando il cronoprogramma, salvare una serie di markup che possiamo visualizzare e condividere e generare la documentazione ufficiale di commessa.
  • Approvvigionamento (Quantity Take off) – monitorare gli approvvigionamenti del materiale attraverso la gestione di una lista che è possibile modificare/salvare/esportare.
  • Organizzazione e logistica del Cantiere – è possibile ad esempio verificare all’interno del modello digitale – già in fase di modellazione attraverso il nostro applicativo di Revit CBIM –  che il distanziamento dei mezzi rispetti i requisiti da normativa, così da evitare in cantiere una serie di problematiche evitabili. Anche in questo caso è possibile effettuare un report degli elementi che rispettano il corretto distanziamento e quelli che non lo rispettano.

 

 

CONCLUSIONI

 

  • Anche le imprese di costruzioni sono direttamente interessate dal digitale di filiera: non è necessario stravolgere le modalità di lavoro consolidate e vincenti, ma è possibile integrarle in un approccio nuovo sfruttandone così i benefici.
  • Il modello digitale e l’utilizzo di una piattaforma comune permette un miglior coordinamento con tutti gli attori della filiera, come ad esempio l’engineering, attraverso cui è possibile verificare alcuni aspetti di cantiere già in fase di modellazione. Risultato? Risparmio di tempo, diminuzione di errori e sprechi.
  • Non è fondamentale una conoscenza approfondita di tecnologie/software per partecipare alla rivoluzione del digitale, ma comprendere come essere parte del processo e come sfruttare il Digital Twin per le proprie necessità di business.
  • Il BIM può aiutare le imprese di costruzione ad avere un maggior controllo del cantiere e una produzione di documentazione ad esso associata migliore.

 

APPROFONDISCI

 

Per approfondire, perchè non richiedere la registrazione della webcast dedicata a queste tematiche?

 

COMPILA QUESTO BREVE FORM DI REGISTRAZIONE: nel breve riceverai una mail con il link per accedere al video!