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L’osservatorio OICE monitora le gare in BIM

L'OICE monitora le gare in BIM

L’osservatorio OICE monitora le gare in BIM

Cosa è cambiato nel panorama delle gare dopo l’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti?

L’Osservatorio dell’OICE/ – l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura e di consulenza tecnico-economica – in collaborazione con Informatel, ha redatto e pubblicato in giugno un report per la rilevazione delle gare, comprese quelle che prevedono l’adozione della metodologia BIM (Building Information Modeling). Questa attività – iniziata appunto nel mese di giugno – continuerà anche nei i prossimi mesi.

 

ALCUNI DATI RILEVANTI

Dopo un’ impennata dei mesi scorsi, a maggio –  nonostante ci sia stato un’incremento del 23,5% sul numero di bandi pubblicati l’anno precedente (circa 357 gare pubblicate nel quinto mese del 2016) – l’Osservatorio rileva un drastico calo del loro valore, pari a circa il 49,3% rispetto a maggio 2015. Questo fenomeno è dovuto ai cambiamenti normativi introdotti dal Nuovo Codice degli Appalti, che hanno spinto molte amministrazioni a pubblicare bandi di gara rilevanti prima della sua entrata in vigore.

Il Nuovo Codice ha anche determinato il dissolvimento degli appalti integrati, che passano da 146 in aprile, ai 6 di maggio.

 

E per quanto riguarda le gare in BIM?

Direttamente dal documento pubblicato dall’Osservatorio leggiamo quanto segue:

Secondo il nuovo Codice le stazioni appaltanti dotate di personale adeguatamente formato possono richiedere, per nuove opere o per interventi di recupero e riqualificazione, in particolare i lavori più complessi (oltre i 15 milioni di euro), l’uso di metodi e strumenti elettronici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. L’utilizzo di queste metodologie costituirà peraltro un parametro di valutazione dei requisiti premianti. Il ministero studierà modi e tempi per rendere progressivamente obbligatorio l’uso di questi metodi nelle opere di maggiore impegno.

 

Dall’inizio dell’anno sono stati rilevati 3 bandi per appalti integrati pubblicati nei primi mesi prima dell’adozione del nuovo codice degli appalti, e un avviso di preinformazione appena pubblicato dal Politecnico di Torino per “supporto al RUP (Responsabile Unico Procedimento NDR) per progettazione, verifica e validazione dei progetti; supporto al personale tecnico dell’area per il controllo e la predisposizione con metodologia BIM di progetti relativamente alle sedi metropolitane dell’ateneo e supporto al RUP per attività istruttorie relative alle procedure di appalto con aggiudicazione con criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

 

Sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a maggio il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2014 è al 30,0 per le gare indette nel 2015 sale al 38,5%.

 

Nell’ Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, sempre nel periodo in analisi, una crescita anno su anno del +17,2%. L’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 2,5%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 29,6%, Germania 20,9%, Polonia 9,2%, Gran Bretagna 5,7%.

 

Andamento bandi UE

Immagini tratte dal documento “OSSERVATORIO MENSILE SUI BANDI DI GARA PUBBLICI PER SERVIZI DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA, INIZIATIVE DI PROJECT FINANCING E APPALTI DI PROGETTAZIONE E LAVORI pubblicato in Giugno 2016 da OICE

IL PUNTO DI VISTA OICE

Gabriele Scicolone, Presidente OICE, ha dichiarato quanto segue:

“Come avevamo previsto, noi tra gli altri, l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti ha rallentato il mercatoma confidiamo in una rapida ripresa non appena il “sistema” inizierà a digerire la nuova impostazione. E’ infatti normale che le stazioni appaltanti abbiano dovuto “prendere le misure” al nuovo codice, verificare l’impatto sulle procedure programmate di novità come l’abolizione dell’appalto integrato e dell’ obbligo di affidare i lavori sulla base della progettazione esecutiva, elementi che necessitano un reset delle progettazioni che erano nei cassetti delle stazioni appaltanti.

Prosegue poi Scicolone: “Avremmo senz’altro preferito, per quanto riguarda il nostro settore, che il regolamento di attuazione fosse rimasto in vita fino a tutto il 2016, in attesa dell’emanazione delle linee guida e dei decreti ministeriali che, copiosi, vengono previsti dal decreto 50. Quindi il calo, che non è certamente da poco, è preoccupante ma non del tutto allarmante se sarà limitato nel tempo; va inquadrato in questa “fase di transizione”; ritengo che un bilancio vero e serio dell’impatto del nuovo codice sarà possibile soltanto fra sei mesi quando ci saranno anche le linee guida e gli altri provvedimenti attuativi fra cui alcuni di particolare rilievo come il decreto livelli progettazione (del MIT e del Cons Sup ll.pp.).

“Intanto tutti noi – ha continuato il Presidente OICE – “.

“Infine – ha concluso Gabriele Scicolone –occorrerà anche tenere ben presente e verificare come si regoleranno le amministrazioni rispetto all’applicazione dell’incentivo del due per cento, che è rimasto sulla programmazione, sulla direzione lavori e sulle attività del RUP. Ci giungono infatti notizie di annullamento di gare di direzione lavori con accentramento di queste attività a livello sovraordinato (regionale), con un danno non indifferente per operatori economici “.

 

 

 

Per saperne di più:

Sito Osservatorio OICE: http://www.oice.it/osservatorio/

Documento dell’Osservatorio: http://www.oice.it/osservatorio/ossmag16.pdf